Ogni viaggio in Sardegna che si rispetti non può essere tale senza una reale immersione nell’enogastronomia sarda. Infatti, sebbene l’isola sia conosciuta per le sue spiagge bianche e il mare cristallino, è anche un’importante culla della cultura enogastronomica, espressa tramite i cibi tipici sardi.
Pertanto, il legame della Sardegna con le sue tradizioni fa sì che vanti alcune delle pietanze culinarie nazionali più famose nel mondo. Non a caso, la maggior parte dei turisti, vip o no, in vacanza nell’isola vanno alla ricerca di una vera e propria food experience originale e unica.
Ma, non sai quali cibi tipici sardi poter gustare? In questo articolo scoprirai sei eccellenze sarde da stuzzicare durante il tuo percorso enogastronomico.
1. Pecorini DOP e Fiore Sardo: i sapori di una terra antica
La Sardegna possiede il 40% del totale del patrimonio ovicaprino del paese – 3 milioni di ovini e 200.000 caprini. Di conseguenza, può vantare il sistema pastorale più importante della nazione.
Uno dei migliori prodotti che deriva da questa attività è sicuramente il Pecorino Sardo DOP, un formaggio dal sapore forte e robusto, il cui carattere si fa persistente con il passare del tempo, regalando personalità ad ogni piatto. Nel dettaglio, questo antico formaggio ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta nel 1996. Ciò comporta che tutte le fasi di produzione rispettino uno stretto disciplinare garante della sua autenticità.
Presente in varianti dolci e mature, è creato esclusivamente con il latte intero di pecore della razza sarda, le cui diete sono basate su erba e fieno provenienti dai prati regionali. In tal senso, si ottiene il profumo e l’aroma che contraddistinguono questa eccellenza gastronomica.
Oltre al pecorino, un altro formaggio ovino italiano a denominazione di origine protetta la cui zona di produzione comprende l’intero areale montano della regione autonoma della Sardegna è il Fiore Sardo, la cui storia è legata a Gavoi – un piccolo paese in provincia di Nuoro – dove il latte di pecora veniva versato su stampi in legno a forma di fiore, da cui appunto il nome.
Ideale sia come accompagnamento sia come piatto unico. Inoltre, si può gustare anche fuso o grigliato per deliziare le papille gustative con il suo sapore deciso e pervasivo.
2. Carciofo spinoso di Sardegna: la prelibatezza della natura sarda
Il Carciofo Spinoso di Sardegna DOP è una verdura del genere Cynara scolymus che cresce in quasi tutto il territorio isolano. Fra le sue caratteristiche notiamo una forma conica allungata, mediamente compatta e un colore verde con sfumature violacee e spine gialle. Invece, il sapore è intenso e la consistenza croccante, fatta eccezione per il gambo che è più morbido.
Come si può mangiare? Può essere gustato sia crudo, come ingrediente principale di un’insalata fresca e innovativa, sia cotto in abbinamento alla pregiata bottarga locale.
3. Cibi tipici sardi: Culurgiones d’Ogliastra, il gusto della pasta fatta a mano
Uno dei piatti tipici sardi per eccellenza trova spazio nella tradizione pastaia sarda. Questa, infatti, vanta profonde radici e, tra i formati di pasta ripiena che ne sono caposaldo, troviamo sicuramente i Culurgiones d’Ogliastra IGP. In sostanze, si tratta di piccoli fagottini chiusi a “spighitta” – a spiga – realizzati con una sfoglia sottile di semola di grano duro e farina di grano tenero. Al loro interno è racchiuso un morbido ripieno di patate lesse, formaggio fiscidu, menta e aglio.
Solitamente, nei ristoranti tipici sardi vengono serviti alla maniera classica tradizionale, con sugo di pomodoro fresco semplice e una grattugiata di Pecorino Sardo DOP oppure con bottarga e olio extravergine d’oliva di Sardegna, come da tradizione lanuseina. D’altra parte, però, è possibile anche friggerli in olio bollente per ottenere una squisita variante finger food.
4. Cannonau DOC: un vino dalle mille sfumature
Il vitigno Cannonau è il più diffuso in Sardegna. Da qui, nasce un vino rosso rubino caratterizzato da un bouquet floreale e note di frutta matura, con un sapore persistente, morbido e dalla giusta sapidità. Tuttavia, esistono diverse varianti di questo vino, che rappresenta la massima eccellenza vinicola della Sardegna, apprezzata in tutto il mondo per le sue qualità uniche espressione delle caratteristiche del territorio sardo.
5. Cibi tipici sardi: Olio extravergine di oliva di Sardegna DOP, un condimento che sa di bontà
L’olio extravergine di oliva DOP è uno dei cibi tipici sardi più conosciuti, prodotto con olive di varietà come la Bosana di Alghero, la Tonda di Cagliari e la Nera di Villacidro, provenienti da tutta l’isola.
Ancora oggi, la coltivazione delle olive avviene con tecniche tradizionali, mentre la raccolta avviene da ottobre a gennaio, sia con la brucatura che con l’uso di macchinari. Insomma, l’olio sardo è perfetto per dare un tocco in più a qualsiasi piatto. Un consiglio: è delizioso anche crudo su pane carasau con un pizzico di sale.
6. Zafferano DOP di Sardegna: tra i cibi tipici sardi più pregiati
Terminiamo la carrellata dei cibi tipici sardi con l’oro giallo dell’isola: lo Zafferano di Sardegna DOP. Una pianta erbacea coltivata e lavorata nel triangolo territoriale compreso tra San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca.
Ogni anno, a partire dall’inizio di novembre, i visitatori possono ammirare i bellissimi campi in fiore, partecipare alla raccolta, alla selezione degli stimmi e gustare i piatti locali arricchiti da questa preziosa spezia.
Ma dicci un po’, tu hai mai saggiato uno o più di questi cibi tipici sardi? Dicci qual è il tuo preferito nei commenti.