Che si tratti di sole, spiaggia, sabbia o di giorni di pace in mezzo alla natura, c’è sempre un “perché” che spinge ogni viaggiatore a decidere di viaggiare. È qui che le destinazioni e gli attori coinvolti nella loro promozione, attraverso il turismo incoming e outcoming, intervengono per renderle attraenti e, quindi, oggetto di migliaia e migliaia di visite.
Solitamente, il termine incoming è accostato ai tour operator esteri che hanno bisogno di servizi su misura in Italia. Dalle guide turistiche, alle informazioni su hotel, fino ai ristoranti e mezzi di trasporto del luogo.
Al giorno d’oggi, ci sono diversi tour operator incoming, come Maremania, che dopo lunghi anni di esperienza si sono affermate sul settore creando servizi ad hoc e specializzandosi su determinate nicchie di turisti per potergli garantire un servizio a 360°.
Insomma, ci riferiamo a un intermediario turistico il cui compito non è solo prenotare voli o alberghi, ma regalare ai turisti un’esperienza indimenticabile.
Ma che cos’è nello specifico il turismo incoming? Quali sono i suoi vantaggi e svantaggi?
Se sei prossimo ad una vacanza, non puoi perderti questo articolo in cui rispondiamo a tutte le tue domande.
Iniziamo subito.
Cos’è il turismo incoming?
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), il turismo incoming comprende tutti i non residenti che si recano in una determinata regione per divertirsi o svolgere un’attività specifica. Innanzitutto, comprende le attività svolte dal visitatore in un dato spazio. Ad esempio le visite a ristoranti, monumenti storici, spiagge, aree piscina, musei, teatri, negozi, luoghi emblematici, tra gli altri.
In parole povere, il turismo inbound si riferisce ai visitatori che una specifica località riceve da un’altra località. Alcune delle figure responsabili di questi ricevimenti e del loro successo sono le amministrazioni pubbliche, le agenzie di viaggio e tutti i loro fornitori, le guide turistiche e, in generale, tutti coloro che sono coinvolti nei servizi dell’industria turistica.
Alcuni dati sul turismo
L’apertura al mercato turistico e, allo stesso tempo, gli investimenti che la maggior parte dei Paesi vi ha apportato, sono indubbiamente responsabili della sua crescita accelerata sotto tutti gli aspetti, soprattutto in ambito socio-economico.
La creazione di nuovi posti di lavoro, le esportazioni, lo sviluppo di migliori infrastrutture nelle città, i servizi, hanno portato a grandi progressi nel settore turistico e di conseguenza hanno generato l’arrivo di milioni di avventurieri.
Se diamo un’occhiata alle diverse cifre del mercato nel corso degli anni, possiamo renderci conto di quanto sia stata grande la sua evoluzione.
Per dare un’idea, tra il 1950 e il 1980 il numero di arrivi di turisti stranieri nel mondo, secondo l’OMT, è passato da 25 milioni a 278 milioni. Per non parlare del panorama dal 2000 al 2017, dove sono passati da 674 milioni a 1.322 milioni.
Tra i Paesi leader nel turismo in entrata e in uscita ci sono, ai primi posti, Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina. Seguono Italia, Turchia, Messico, Germania, Thailandia e Regno Unito.
Vantaggi del turismo in entrata
Arrivati a questo punto del nostro articolo è ormai chiaro come il turismo in entrata abbia molteplici vantaggi a suo favore.
Uno dei tanti è che il turismo incoming, a differenza del turismo su territorio nazionale, non dipende dai fine settimana liberi, poiché le persone sono solite trascorrere le loro vacanze annuali all’estero.
In questo senso, avere un mercato del turismo in entrata che attrae turisti da diverse destinazioni può aiutare a minimizzare i rischi e a diversificare le entrate. Così, se per qualche motivo un Paese non invia molti turisti, ad esempio a causa di problemi politici o economici, il Paese ospitante ha comunque visitatori in arrivo da altri Paesi.
Non è un caso infatti se, in media, i turisti in entrata spendono di più dei turisti nazionali contribuendo a stimolare l’economia del Paese ospitante. Proprio per questo motivo, i turisti stranieri sono spesso i benvenuti. Questo vale soprattutto per i turisti provenienti da destinazioni in cui la valuta è forte come Gran Bretagna, Stati Uniti, Europa, Australia.
Infine, quando viaggiamo all’estero, tendiamo a prenotare in largo anticipo rispetto a un viaggio nazionale. Cosa significa questo? Maggior tempo per le organizzazioni turistiche di pianificare.
Svantaggi del turismo incoming
Bisogna essere onesti. Al di là dei vantaggi, c’è da considerare anche l’altro lato della medaglia. Il turismo in entrata, infatti, presenta anche alcuni svantaggi.
Il principale svantaggio del turismo inbound è che la destinazione purtroppo è quasi sempre in balia della rete di trasporti. Ci spieghiamo meglio. In alte parole, ci sono molti casi di industrie turistiche che sono state decimate perché una compagnia aerea ha smesso di operare su una certa rotta.
A questo svantaggio si aggiunga il fatto che il turismo in entrata può anche portare a scontri culturali.
Ad esempio, i turisti che si recano a Dubai spesso non conoscono le pratiche culturali musulmane. Di conseguenza, è frequente che la popolazione locale si senta offesa dal comportamento del turista. Pertanto, a Dubai ci sono molti cartelli nei centri commerciali, ad esempio, che invitano i turisti a coprirsi e a vestirsi in modo appropriato.
In conclusione, si può affermare che il turismo incoming o ricettivo è un modo molto efficace per un Paese di guadagnare dal turismo.
Sebbene ciò richieda un’attenta gestione e pianificazione, sono molti i Paesi del mondo che hanno un’industria turistica inbound fiorente e di successo.
Maremania è un incoming tour operator che con passione opera nel settore del turismo per garantire ai suoi servizi un livello di eccellenza. Dal 1998 l’azienda si è stabilmente affermata nel mercato nazionale ed internazionale, diventando un punto di rifermento per tutti gli operatori specializzati nei viaggi di lusso in Sardegna.
Tu sei un turista incoming? Parliamone insieme nei commenti.